MENTIRA

Controinformazione,satira,personaggi,notizie,curiosità,immagini strane,iniziative,foto divertenti,scandali,denunce e tutto quello che in italia viene impunemente censurato.

30 marzo 2006

Claudio Bisio: I bambini sono di sinistra

CLAUDIO
BISIO:
I bambini sono di sinistra:
I Bambini....
I bambini sono di sinistra. Di sinistra, sì, nessun dubbio. Non solta
nto per i pugnetti stretti in segno di protesta.
I bambini sono di sinistra perché amano senza preconcetti, senza distinzioni.
I bambini sono di sinistra perché si fanno fregare quasi sempre. Ti guardano, cacci delle balle vergognose e loro le bevono, tutti contenti. Sorridono, si fidano. Bicamerale! Sì, dài!
I bambini sono di sinistra perché stanno insieme, fanno insieme, litigano insieme. Insieme, però.
I bambini sono di sinistra perché se gli spieghi cos’è la destra piangono.
I bambini sono di sinistra perché se gli spieghi cos’è la sinistra
piangono lo stesso, ma un po’ meno.
I bambini sono di sinistra
perché a loro non serve il superfluo.
Sono di sinistra perché le scarpe sono scarpe, anche se prima o poi delle belle Nike o Adidas o Puma, o Reebok, o Superga gliele compreremo. Noi siamo No-Logo, ma di marca!
I bambini sono di sinistra malgrado l’ora di religione obbligatoria.
I bambini sono di sinistra grazie all’ora di religione obbligatoria.
I bambini sono di sinistra perché comunque, qualsiasi cosa tu gli dica che assomigli vagamente a un ordine, fanno resistenza. Ora e sempre.

I bambini sono di sinistra perché occupano tutti gli spazi della nostra vita.
I bambini sono di sinistra perché fanno i girotondi da tempi non sospetti.
I bambini sono di sinistra perché vanno all’asilo con bambini africani, cinesi o boliviani, e quando il papà gli dice “vedi, quello lì è africano”, loro lo guardano come si guarda una notizia senza significato.
I bambini sono di sinistra perché quando si commuovono piangono, mentre noi adulti teniamo duro, non si sa bene perché.
I bambini sono di sinistra perché se li critichiamo si offendono. Ma se li giudichiamo non invocano il legittimo sospetto, e se li condanniamo aspettano sereni l’indulto che prima o poi arriva: la mamma, Ciampi, il Papa.
I bambini sono di sinistra perché si fanno un’idea del mondo che nulla ha a che fare con le
regole del mondo.
I bambini sono di sinistra perché se gli
metti lì un maglioncino rosso e un maglioncino nero scelgono il rosso, salvo turbe gravi - daltonismo o suggerimento di chi fa il sondaggio.
I bambini sono di sinistra perché Babbo Natale somiglia a Karl Marx. Perché Cenerentola è di sinistra, perché Pocahontas è di sinistra. Perché Robin Hood è di Avanguardia Operaia e fa gli espropri proprietari.
I bambini sono di sinistra perché hanno orrore dell’orrore. Perché di fronte alla povertà, alla violenza, alla sofferenza, soffrono.
I bambini sono di sinistra perché il casino è un bel casino e perché l’ordine non si sa cos’è.
I bambini sono di sinistra perché crescono e cambiano.
I bambini sono di sinistra perché tra Peter Pan e Che Guevara prima o poi troveranno il nesso.
I bambini sono di sinistra perché, se ce la fanno, conservano qualcosa per dopo. Per quanto diventa più difficile, difficilissimo, ricordare di essere stati bambini. Di sinistra, poi.
Claudio Bisio - I bambini sono di sinistra

by ornella e francescoviolinista.

27 marzo 2006

Sostieni Franca Rame:


Manda questa e-mail a un amico per sostenere Franca Rame

Ti giro questa mail perchè credo che altri cinque anni con Bellicapelli mi provocherebbero uno stato di sofferenza fisica.
Mi proccupano inoltre gli articoli usciti su Diario e www.beppegrillo.it sui pericoli di brogli elettorali nel voto elettronico che riguarderà 11 milioni di italiani.
Ti invito quindi ad andare a votare e in particolare a votare la lista dell'Italia dei Valori nella quale si è candidata Franca Rame (non scrivere il nome, fai solo una croce sul simbolo sennò il voto non è valido).
Qui sotto Franca spiega cosa vuol fare se sarà eletta.

Mi candido, prima di tutto, perché le donne non abbondano in politica.

Credo che in queste elezioni anche un solo voto possa essere decisivo e voglio anch’io dare il mio contributo a far finire quest’epoca tragicomica, più tragica che comica…
viste le difficoltà del campare, che molti cittadini vivono.
“Perché Di Pietro?” - mi si chiede da ogni parte. Di Pietro rimane il simbolo di una stagione, quella di Mani Pulite, che ha dato speranza a Milano e a tutta Italia. Porta avanti da anni discorsi corretti… sulla giustizia, sui diritti civili.

Spero, con la mia candidatura, di convincere qualcuno tra i molti di sinistra che sono in dubbio se votare o no perché delusi da una certa politica. L’altro motivo per il quale mi candido è che se venissi eletta cercherei di realizzare un sogno di tanti italiani: fare finalmente chiarezza sui conti dello Stato, gli sprechi, ecc.

Smettiamo di buttare i soldi dalla finestra!

Con tutto quel mare di euro che (forse) riceverò come senatrice, potrò chiedere l’aiuto di molti valenti consulenti. Interpellerò i cittadini, raccoglierò consigli, che verranno vagliati e alla fine spero di poter arrivare a proporre cambiamenti semplici, fattibili e concreti. Partendo magari da piccole cose, come quando anni fa scoprimmo che la Cooperativa Puliscoop di Forlì (pulizia parchi, strade ecc,) usava il biodiesel, olio di colza, per i suoi mezzi di trasporto.

La bolletta energetica dello Stato Italiano, secondo tutti gli ingegneri e i docenti universitari che abbiamo interpellato, potrebbe essere dimezzata solo se si usassero i criteri di efficienza energetica, obbligatori da tempo, già in funzione in Germania, Austria, nei Paesi Scandinavi e anche nel Trentino Alto Adige (vedi www.alcatraz.it). Si tratta di una somma di denaro enorme che potrebbe essere spesa per dare a tante persone oggi escluse da diritti fondamentali la possibilità di avere una casa, l’assistenza sanitaria o la salute… che non è poco!

Facciamo funzionare la Giustizia!

Oggi in Italia non vi è certezza della pena. Tutto il meccanismo giudiziario è costruito intorno alla possibilità di invalidare le sentenze usando cavilli.
Addirittura chi è riconosciuto colpevole di truffa, può patteggiare la condanna senza aver prima restituito il denaro estorto.
E chi manda in rovina migliaia di famiglie, o si arricchisce manipolando il mercato, viene punito con una multa.
Visto che ci piacciono tanto gli americani perché non iniziamo a imitarli sulle cose buone? Negli Stati Uniti come nel resto dei paesi moderni la manipolazione del mercato viene punita con pene severissime. In Usa sono 6 anni di prigione.
Loro Al Capone lo condannarono per evasione fiscale. Da noi, oggi, Al Capone per quegli stessi reati, tra condoni e prescrizione, falso in bilancio e sanatorie, se ne andrebbe a casa con un buffetto sulla guancia, tutto un sorriso.

Un carcere intelligente è un carcere umano

In Italia 15 mila detenuti in soprannumero (un sovraffollamento mai registrato negli ultimi 10 anni), il 27% di essi è tossicodipendente e il 20% è affetto da patologie del sistema nervoso e da disturbi mentali.
Il 20% delle 2.800 detenute soffre di patologie tipicamente femminili come tumore dell’utero, della mammella, ecc...
A fronte di questi dati c’è quello della diminuzione della spesa sanitaria per ogni cittadino detenuto.
Dobbiamo garantire ai reclusi condizioni di vita umane e la possibilità di rifarsi una vita.
Solo il 4% dei detenuti che seguono programmi rieducativi e di reinserimento lavorativo commetterà nuovi crimini. Al contrario torna a delinquere il 70% dei detenuti che non ricevono nessuna rieducazione.
Questo ce lo dicono le statistiche ufficiali del Ministero di Grazia e Giustizia.
Quindi creare prigioni umane non è una spreco di denaro ma un investimento che va ad agire contro la pratica del crimine riducendola.
Ma d’altra parte è assurdo creare un carcere bestiale e poi permettere ai furbi con un buon avvocato di evitare qualunque conseguenza dei loro reati.

Vogliamo abbassare le tasse?

Riduciamo gli sprechi dello Stato Italiano, facciamo funzionare la burocrazia e puniamo veramente tutti i reati finanziari, le truffe, la corruzione, l’evasione fiscale e il falso in bilancio.
I cittadini italiani pagano 4 tasse nascoste: burocrazia, spreco, evasione fiscale e truffe finanziarie. E' ora di smettere.

Le lentezze e le inefficienze della burocrazia imprigionano le piccole imprese e creano costi inutili per le famiglie.

L'impunità dei criminali, furbi e dei truffatori permette ogni sorta di abuso e di danno, dai debitori che riescono a non pagare ai truffatori che possono non restituire il denaro sottratto, alle tangenti che permettono alle aziende disoneste di togliere il lavoro a chi rispetta la legge.

L'evasione fiscale costringe poi chi è ligio al dovere di pagare il 30% in più di tasse perché gli evasori non mettono la loro parte.

Infine lo spreco di stato e in particolare lo sperpero energetico costringono lo stato a chiederci più soldi per poterli buttare via e, parallelamente fa si che lo Stato offra servizi scadenti a prezzi folli e non riesca a garantire alcune esigenze essenziali come l'assistenza ai più deboli.

Franca Rame

Video, audio e testi di Franca sono disponibili su
www.francarame.it

La creazione di un incubo

20 marzo 2006

DANIELE LUTTAZZI:"PER UN ALTRA TV".

La raccolta di firme


Obiettivo: 50.000 firme Organizza un banchetto nella tua città, diffondi la voce, prova a cambiare le cose in prima persona.

Domenica 15 gennaio è partita dall’Ambra Jovinelli di Roma la campagna di raccolta delle firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per la riforma del settore audiovisivo.
Per:
* dare all’Italia un servizio pubblico al servizio dei cittadini
* sottrarre la Rai all’ingerenza dei politici
* liberarci dalla censura
* rompere la morsa del conflitto d’interesi
* aprire un mercato soffocato dal duopolio Rai-Mediaset (Comitato Per un’altra TV - Via del Gesù 56, Roma)
email:
perunaltratv@gmail.com

Alla serata, ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, hanno dato la loro adesione accanto a Sabina Guzzanti: Valentina Amurri, Marina Astrologo, Corrado Augias, Paolo Beni, Silvia Bonucci, Max Bruno, Massimo Bucchi, Fabio Camilli, Luciano Canfora, Alessandro Cardente, Antonio Catania, Giulietto Chiesa, Giacomo Ciarrapico, Claudio Coccoluto, Simone Colombari, Furio Colombo, Fiorello Cortiana, Pappi Corsicato, Maria Cuffaro, Antonietta De Lillo, Massimo De Lorenzo, Carlo De Ruggieri, Pietro De Silva, Franza Di Rosa, Edoardo Ferrario, Fabio Ferri, Paolo Flores D’Arcais, Enrico Fontana, Claudio Fracassi, Alberto Gambino, Michele Gambino, Claudia Gerini, Riccardo Giagni, Paul Ginsborg, Valeria Golino, Peter Gomez, Udo Gumpel, Caterina Guzzanti, Paolo Hendel, Sabrina Impacciatore, Daniele Luttazzi, Curzio Maltese, Fiorella Mannoia, Maurizio Mannoni, Dacia Maraini, Cinzia Mascoli, Valerio Mastandrea, Achille Occhetto, Moni Ovadia, Ferzan Ozpetek, Pancho Pardi, Lucio Pellegrini, Laura Perego, Gillo Pontecorvo, Rolando Ravello, Lidia Ravera, Francesca Reggiani, Maurizio Rizzuto, Claudio Santamaria, Renato Sarti, Paolo Sassanelli, Igor Skofic, Paolo Serventi Longhi, Sudsoundsystem, Mattia Torre, Marco Travaglio, Giovanni Valentini, Elio Veltri, Luca Vendruscolo, Giovanni Veronesi, Ferdinando Vicentini Orgnani, Tana de Zulueta ……

Sostengono l’iniziativa anche: Claudio Amendola, Luca Barbarossa, Enzo Biagi, Anna Bonaiuti, Sergio Castelitto, Lella Costa, Caparezza, Antonio Cornacchione, Elio e le Storie Tese, Dario Fo, Marco Foschi, Corrado Guzzanti, Alessandro Haber, Roberto Herlitzka, Enzo Jannacci, Lillo e Greg, Pier Francesco Loche, Neri Marcorè, Loris Mazzetti, Francesca Neri, Rocco Papaleo, Rosalia Porcaro, David Riondino, Andrea Salerno, Stefania Sandrelli, Renato Sarti, Ettore Scola, Bebo Storti, Antonio Tabucchi, Antonello Venditti, Carlo Verdone, Dario Vergassola….


11 marzo 2006

SONO DI FAMIGLIA POVERA!


"Sono di famiglia povera". Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante la registrazione di Matrix.

03 marzo 2006

FRANCA RAME SI CANDIDA AL SENATO:

MANDIAMOLO A CASA!